PIF VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
ATTRAVERSO IL TURISMO RURALE NELLA MONTAGNA PISTOIESE

FILIERE DELLA SISL COINVOLTE NEL PROGETTO: Biodiversità vegetali e animali, Produzioni zootecniche di qualità, Orticoltura di montagna, Cerealicoltura di montagna, Turismo rurale.
Il progetto realizzato è la ristrutturazione deIl’albergo situato nel Rifugio “La Grande Baita”, Via dei Cacciatori 5, 51024 Abetone Cutigliano Loc. Doganaccia. La ristrutturazione ha visto il rifacimento e la messa a norma della zona notte e delle parti comuni deII’aIbergo nonché di tutti gli impìanti. La struttura è di primaria importanza nella localìtà in quanto non era presente alcun albergo nel comprensorio ed è la soluzione ottimale per il turismo dei gruppi (es. scuole, sci club, C.R.A.L., associazioni) che desiderano soggiornare alla Doganaccia. La struttura si trova all’arrivo della Funivia Cutigliano Doganaccia, ai piedi delle piste da sci e all’inizio delle più importanti escursioni a piedi o cicloturistiche. Questo progetto permettere al comprensorio di avere ospiti per più giorni durante tutto l’anno e non solo durante l’alta stagione. Da un punto di vista economico in quanto permette maggiori entrate anche fuori stagione. Saranno infatti venduti pacchetti comprendenti il soggiorno a prezzi ridotti durante la bassa stagione, ed srà incentivato il turismo dei giovani e studenti. Importante sarà l’apporto della struttura agli escursionisti e pellegrini che si trovano a passare per il sentiero Europeo denominato “E1” e sul cammino della Romea Strata, infatti questi percorsi non sono, ad oggi, sufficientemente attrezzati per dare la possibilità di ospitare i turisti. Gli ospiti deII’aIbergo degusteranno piatti tipici cucinati con prodotti locali a chilometro zero, prodotti e trasformati dalle aziende agricole che fanno parte della filiera. A disposizione un bazar dove poter acquistare tali prodotti. Adiacente all’albergo sarà presente una struttura per le informazioni turistiche, che potrà consigliare gli ospiti su percorsi in e bike o escursioni a piedi o con le ciaspole durante l’inverno. Si potranno prenotare lezioni di sci e guide ambientali, acquistare cartine dei sentieri e delle piste da sci. Verranno date indicazioni sulle attrezzature sportive maggiormente adatte all’attività da svolgere.

Azioni relative all’obiettivo 2 “Collegare il fondo valle tramite tappe negli agriturismi e ristoranti”. Il ristorante NONNO CIANCO si trova alla partenza della funivia Cutigliano-Doganaccia. Il collegamento con la struttura alberghiera a monte di cui al punto precedente diverrà, attraverso l’accordo sottoscritto un unicum territoriale che permette strutturalmente di collegare il fondo valle con la quota con una unica offerta di valorizzazione territoriale ed agroalimentare dei prodotti del territorio. Il progetto dell’azienda suddetta, in sintesi, è la ristrutturazione della veranda attigua al ristorante in forma di attività commerciale dei prodotti tipici e loro somministrazione. In questa logica s’inserisce, dal punto di vista dell’accoglienza il partner diretto AZIENDA BIOAGRITURISMO I TAUFI. Dal punto di vista commerciale è interessante sottolineare la presenza come partecipante indiretto della Cooper Pracchia Cooperativa di Comunità situata nell’omonima località.

TERRITORIO

Superficie prevalente aree rurali secondo la metodologia PSR 2014/2020 di Abetone-Cutigliano: 75,08 Kmq pari a ha 7.508. Collocamento area progetto rispetto alla strategia aree interne. Indicatore unitario di disagio: 88 superiore alla media regionale. Presenza aree Natura 2000: ZPS Campolino (Codice IT5130002 ha 132,55); ZPS Abetone (Codice IT5130003 ha 623,13); ZPS Pian degli Ontani (Codice IT5130004 ha 669,76); SIC Alta Valle del Sestaione (Codice IT5130001 ha 823,22); SIC Libro Aperto – Cima Tauffi (Codice IT5130005 ha 357,75); per un totale di ha 2.615 (35% del territorio del comune di Abetone-Cutigliano).

CRITICITÀ

Declino della produzione agricolo zootecnica: In Toscana l’agricoltura delle zone montane presenta un quadro preoccupante, con una perdita nel periodo 2000-2010 di quasi la metà delle aziende (-44%) e di un quinto della SAU. Nella Montagna Pistoiese, osservando i dati disponibili dell’ultimo ventennio (tra il 4° – 1990 ed il 6° – 2010 censimento dell’agricoltura ISTAT), si ricava una diminuzione di SAU del 34% (da 3.600 ha a 2.370 ha) e nel patrimonio zootecnico una diminuzione degli ovini del 43% (da 3.030 a 1.714) mentre, in controtendenza, un aumento dei bovini del 31% (da 457 a 598).

Relativamente ai dati del numero delle aziende, essi sono impressionanti: nel 1990 si contavano 992 aziende mentre nel 2010 le aziende sono 333 (meno 66%). Di positivo da sottolineare una crescita delle imprese condotte da giovani, non solo in sostituzione ma con nuovi insediamenti. • Un assetto idrogeologico caratterizzato in questi anni da un costante degrado, a causa del progressivo abbandono e aggravato dagli effetti del cambiamento climatico (eventi piovosi eccezionali, aumento dell’intensità delle precipitazioni e incremento delle temperature medie) • L’aumento incontrollato di alcune specie di fauna selvatica, in particolare gli ungulati, oltre a determinare danni ingenti alle produzioni agricole, stanno rappresentando anche un serio problema di natura ambientale.

POTENZIALITÀ DELLA FILIERA

• L’agricoltura e l’allevamento del bestiame vedono la presenza di aziende agricole a prevalente conduzione familiare. L’ambiente rappresenta il principale “fattore produttivo” per l’agricoltura; al tempo stesso il mantenimento dell’agricoltura è fattore essenziale per la salvaguardia ambientale. • Forte sviluppo diversificazione attività economiche connesse all’agricoltura (Agri Istat – Anno 2017 – Aziende agrituristiche montagna pistoiese 57), ambienti agrari e pastorali di notevole pregio ambientale e paesaggistico, diffusione dell’agricoltura biologica (ha 153,60 su ha 406,51 di SAU totale pari al 37,8%) e di sistemi colturali estensivi a basso impatto ambientale e impatto positivo nel campo della manutenzione del territorio, nuovo interesse all’attività agricola da parte dei giovani, crescente sensibilità del consumatore al legame del prodotto con aspetti etici e territoriali, recupero di stili di consumo/alimentari e maggiore coscienza del rapporto alimentazione/salute. • Integrazione tra agricoltura, commercio, artigianato e turismo: buone possibilità distributive ai prodotti agroalimentari di qualità. • Strategia locale del cibo legato su un modello di agricoltura sostenibile basato sulla qualità delle produzioni, sulla valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, sulla diversità delle varietà locali, sull’impresa agricola multifunzionale diffusa sul territorio e su un nuovo rapporto tra produttori e consumatori.

FABBISOGNI/STRATEGIE INDIVIDUATE PER LA VALORIZZAZIONE TURISTICA DELL’AGROALIMENTARE NELLA MONTAGNA PISTOIESE per la creazione di valore ambientale, economico, sociale e innovazione:

1) Connettere le località di montagna in quota tramite itinerari di trekking e bicicletta con tappe in quota.

2) Collegare il fondo valle tramite tappe negli agriturismi e ristoranti

3) Connettere il territorio con gli ambiti confinanti tramite percorsi culturali e tradizionali come il CAMMINO DI SAN BARTOLOMEO, ROMEA STRATA NONANTOLANA-LONGOBARDA (sentiero E1 europeo).

4) Connettere le diverse risorse territoriali: prodotti tipici, offerta naturalistica, la ruralità, il patrimonio storico culturale – attraverso strumenti e metodologie innovative e integrate.

5) Sostenere la redditività delle imprese in stretta relazione con il settore primario e incentivare l’innovazione di processo e di prodotto nonché la cooperazione tre le stesse imprese.

INTERVENTI PREVISTI

4.1.1 Miglioramento della redditività e competitività delle aziende agricole: – INVESTIMENTI € 100.000,00 6.4.3 Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività artigianali: – INVESTIMENTI € 50.000,00

6.4.4 Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività commerciali: – INVESTIMENTI € 50.000,00 6.4.5 Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività turistiche: – INVESTIMENTI € 133.300,00

Totale INVESTIMENTI € 333.300,00

RISULTATI ATTESI

Incremento PLV aziende agricole 25% Incremento ricavi generali della filiera 50% Aumento presenze turistiche 35% Aumento occupazionale 33% Diffusione del brand territoriale 100%

FASI E SOGGETTI DELLA FILIERA COINVOLTI

Partecipanti diretti: 2 aziende agricole, 1 cooperativa sociale con attività artigianali, 1 attività commerciale con somministrazione di alimenti e bevande, 1 attività turistica rifugio\albergo montano.

Partecipanti indiretti: Comune di San Marcello-Piteglio, Ecomuseo Montagna Pistoiese, Associazione Culturale Valle Lune, Condotta Slow Food Montagna pistoiese, 1 azienda agricole, e una cooperativa di comunità che gestisce un emporio di prossimità.

FABBISOGNI/STRATEGIE/OBIETTIVI INDIVIDUATE PER LA VALORIZZAZIONE TURISTICA DELL’AGROALIMENTARE NELLA MONTAGNA PISTOIESE per la creazione di valore ambientale, economico, sociale e innovazione.

1) Connettere le località di montagna in quota tramite itinerari di trekking e bicicletta con tappe in quota.

2) Collegare il fondo valle tramite tappe negli agriturismi e ristoranti.

3) Connettere il territorio con gli ambiti confinanti tramite percorsi culturali e tradizionali e come il CAMMINO DI SAN BARTOLOMEO, ROMEA STRATA NONANTOLANA-LONGOBARDA.

4) Connettere le diverse risorse territoriali: prodotti tipici, offerta naturalistica, la ruralità, il patrimonio storico culturale – attraverso strumenti e metodologie innovative e integrate.

5) Sostenere la redditività delle imprese in stretta relazione con il settore primario e incentivare l’innovazione di processo e di prodotto nonché la cooperazione tre le stesse imprese Azioni relative agli obiettivi 1 e 3 Connettere le località di montagna in quota tramite itinerari di trekking e bicicletta con tappe in quota; Connettere il territorio con gli ambiti confinanti tramite percorsi culturali e tradizionali e come il CAMMINO DI SAN BARTOLOMEO, ROMEA STRATA NONANTOLANA-LONGOBARDA.